Adolescenti tra corpo e libertà

13.11.2022

"Mio figlio è sempre davanti al computer"

"Non si schioda mai dal cellulare"

"Ha già la schiena curva"

Non scriverò l'ennesimo articolo su danni e rischi dell'eccessivo uso di strumenti tecnologici in adolescenza anche se - lo ammetto - sapere che:

- l'88, 6% degli adolescenti non fa sport

- siamo il paese con il più alto tasso di obesità in adolescenza di Europa

- negli ultimi 10 anni la cifosi negli adolescenti è aumentata del 700%

mi ha decisamente sconvolta 

Nonostante questi dati siano quanto meno allarmanti - penso sia più interessante guardare a questo tema anche da un'altra prospettiva

Ieri parlavo con una mamma di due ragazzi, 15 e 13 anni - le raccontavo della mia idea, nata anche grazie alla richiesta di alcune famiglie, di proporre qualcosa per questa fascia di età

"Fallo, ti prego" Mi ha risposto "Non esistono alternative"

Aspetta, perché qui viene il bello

"In che senso?" dico io

"Nel senso che o devono fare saggi oppure devono fare gare La richiesta della scuola è già tanto alta, possibile che non ci sia nulla che non richieda una performance o una prestazione?" 

Bella domanda - penso Premetto che non ho nulla contro performance, gare o partite Ma è anche vero che capisco questa mamma

Personalmente - per chi come me per esempio non è un'amante della competizione - pensare di dedicare il tempo libero a un ennesimo contesto fatto di verifiche e prestazioni mi mette fortemente a disagio

Quindi mi chiedo: possibile che sia scomparsa per questi/e ragazzi/e la possibilità di esplorare e scoprire - per il solo piacere di essere in movimento - in ascolto di sé e in relazione con gli altri?

Certo - occorre che sia una proposta accattivante, con contenuti e modalità adatti ai bisogni e ai desideri di questa fascia di età - ma sì, è assolutamente possibile e direi anche necessario

Pensaci un momento

Abbiamo tutti/ e bisogno di spazi in cui essere ciò che siamo, senza giudizi o valutazioni  Per questo proporre un'attività di movimento a volte non basta: il rischio infatti è quello di mandare i nostri ragazzi in un contesto in cui il corpo è ancora una volta giudicato attraverso canoni prestabiliti - spesso con conseguenze sulla loro relazione con se stessi/e e sulla loro autostima

Penso agli incontri in studio con gli adolescenti che frequentano il MOVIMENTO SOMATICO Body-Mind Centering® - ai loro sorrisi e alle loro conquiste e penso a quanto sia importante che chi lavora con loro li accolga in tutta la loro globalità di corpo-pensieri-emozioni

Non importa se arrivano in studio perché sono troppo sedentari o se hanno piedi piatti, lordosi o quant'altro Il primo passo è ritrovare insieme il piacere del movimento e la sua connessione con l'essere vivi/e - con semplicità, ma anche con energia, delicatezza, grinta, morbidezza e con ogni altra qualità e emozione possibile 

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